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Il Nasdaq ieri ha perso il 3,3% (ora -0,8%). Stessa variazione per il super indice FANG dei titani dell’high tech: tra i peggiori. Il mal dei tassi ha contagiato anche gli altri indici, ma in misura minore. Lo tsunami sui tech è stato originato dalla repentina presa d’atto della fine della stagione degli aiuti a pioggia in arrivo dalla Federal Reserve. I verbali della riunione del 14-15 dicembre mostrano che dentro la banca centrale degli Stati Uniti si parla apertamente di un rialzo dei tassi “prima e a velocità maggiore” delle attese per combattere la galoppata dell’inflazione e favorire una ripresa economica stabile. Un’onda anomala di vendite si è riversata ieri sui settori ad alto tasso di crescita di Wall Street.
Amazon.com [AMZN.N], ora a $3.260 (-0,8%), è inserito in un trend rialzista di lunghissimo termine, avviato di fatto fin dalla quotazione. Tuttavia, da luglio 2020 i prezzi stanno consolidando, pur avendo segnato ripetuti marginali nuovi record. Il quadro grafico sia in termini assoluti che relativi lascia pensare al proseguimento dello status quo, cioè con oscillazioni dei prezzi all’interno della banda $2.900/$3.000 – $3.500/$3.800. Segnali di peggioramento sotto $2.870.
SHORT sull’azione a mercato e soprattutto su eventuali spunti verso $3.500/$3.600, comprando Leverage Shares Amazon ETP con leva -1x (ISIN: IE00BKT66S86), per target short term verso $3.200/$3.100, poi $3.000/$2.900. Allerta/stop loss sopra $3.800 (chiusura daily).