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Il comparto del Clean Energy ha visto un 2020 da leone e poi un 2021 di violenta correzione. La guerra tra Russia e Ucraina ha riportato questo settore sotto i riflettori globali. Soprattutto per l’Europa, è ormai ovvio che la Russia non sia un partner affidabile e dunque bisognerà porre l’acceleratore su alternative energetiche in grado di renderci indipendenti sul piano energetico. Sicuramente le rinnovabili hanno un ruolo primario in questo contesto e infatti gli indici di settore hanno recuperato vigore.
Prendiamo come riferimento del settore l’ETF iShares Global Clean Energy ETF. Il fondo, dopo aver toccato la fascia supportiva compresa tra i $17,2 e il ritracciamento di Fibonacci del 61,8% cerca la ripartenza con forza. L’ETF infatti si è riportato a poco sopra i $20, vicino alla resistenza statica dei $21,2, che corrisponde anche al 50% del ritracciamento di Fibonacci. Qui si avvicina anche la media mobile 200 periodi. Questa una soglia dunque fondamentale. Se l’ETF dovesse infrangere tale livello si può attivare una strategia LONG con target $24 e $26.
LONG sull’ETF al break in chiusura e con volatilità della resistenza a $21. In caso di rottura senza volatilità, meglio attendere la seduta successiva a conferma. Si può operare comprando Leverage Shares ETP su iShares Global Clean Energy ETF con leva 3x (ISIN: XS2399371017), per target short term verso $24 e $26. Allerta/stop loss sotto $20,3 (chiusura daily).