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Il gruppo guidato da Elon Musk ha pubblicato i risultati del secondo trimestre 2021. Il fatturato si attesta a circa $12 miliardi (+98% a/a), battendo circa del 6% le stime (consensus Bloomberg fermo a $11,36 mld). L’aspetto più sorprendente delle entrate è il peso delle vendite di automobili, salito a oltre il 90% del totale ($10,2 mld). I proventi dal trading di certificati per la CO2 sono stati solo $350 milioni, livello minimo nella storia della società (-17% a/a). Le vendite di energia elettrica da impianti non convenzionali hanno generato $800 milioni. Il margine lordo della divisione automotive è arrivato a livelli mai visti: 28,4%, circa 300 bp sopra il pari periodo dello stesso anno. Il risultato netto è stato pari a $1,1 miliardi (stime per $608 milioni), l’utile per azione rettificato si è attestato a $1,45, circa mezzo dollaro in più delle aspettative. I conti non scaldano il titolo che nell’After Hours segna +1,4% a 667 usd.
TESLA [TSLA.O] si trova ancora in una fascia di prezzo che non da spunti particolari. Dopo i massimi di gennaio 2021 a circa $900, i prezzi hanno intrapreso una fase di correzione fisiologica visto il fortissimo up trend che ha caratterizzato Tesla nel 2020. I livelli da monitorare sono due. Il supporto chiave è quello a $540, mentre la resistenza più importante è a $700.
Andare LONG sull’azione al breakout (chiusura daily) di $700, comprando Leverage Shares Tesla ETP con leva 3x (ISIN: XS2297549128), o con leva 2X (ISIN: IE00BK5BZY66), o stock tracker con leva 1x (ISIN: XS2337093798), per target short term verso $722 e successivo verso $760. Allerta/stop loss sotto $655 (chiusura daily). In alternativa si può comprare sulla debolezza a $540, con stop a $530 e target $600 e $650.