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I timori di una Fed più aggressiva sulla politica monetaria sono cresciuti dalla lettura dei verbali della riunione del 14-15 dicembre, i quali mostrano che dentro la banca centrale degli Stati Uniti si parla apertamente di un rialzo dei tassi “prima e a velocità maggiore” rispetto alle attese, per combattere la galoppata dell’inflazione e favorire una ripresa economica più equilibrata e longeva. Questo scenaro sfavorisce principalmente i settori tech/growth. Ieri il rendimento del Treasury ha fallito il break di 1,78%, il che potrebbe innescare un rimbalzo per la tecnologia, in caso di cali dello stesso. Ma riteniamo questa resistenza destinata ad essere infranta nel breve periodo e questo dovrebbe riportare volatilità sui tech.
Amazon.com [AMZN.N], ora nel Pre-Market a $3.245 (+0,5%), è inserito in un trend rialzista di lunghissimo termine, avviato di fatto fin dalla quotazione. Tuttavia, da luglio 2020 i prezzi stanno consolidando, pur avendo segnato ripetuti marginali nuovi record. Il quadro grafico sia in termini assoluti che relativi lascia pensare al proseguimento dello status quo, cioè con oscillazioni dei prezzi all’interno della banda $2.900/$3.000 – $3.500/$3.800. Da qualche settimana il trend di breve è al ribasso. Segnali di peggioramento sotto $2.870. L’hammer di ieri dovrebbe riportare un po’ di rimbalzo se confermata in chiusura oggi (ovvero con una chiusura superiore a quella di ieri), ma non dovrebbe cambiare il trend ribassista in corso.
SHORT sull’azione a mercato e soprattutto su eventuali spunti verso $3.500/$3.600, comprando Leverage Shares Amazon ETP con leva -1x (ISIN: IE00BKT66S86), per target short term verso $3.200/$3.100, poi $3.000/$2.900. Allerta/stop loss sopra $3.800 (chiusura daily).